Cippo Benini

CIPPO ENRICO BENINI

Il Siena Club Auto Moto d’Epoca ha deciso di restaurare e riposizionare il Cippo Commemorativo della scomparsa del pilota Enrico Benini avvenuta nel corso della Mille Miglia del 1930 in seguito ad un incidente accaduto sulla Cassia all’altezza del Ponte sul Torrente Serlate.

Il Cippo in travertino era posizionato da molti anni sulla parte sinistra della Cassia in direzione Roma e si trovava tra gli alberi esistenti e la vegetazione al lato di una piazzola di sosta e non facilmente individuabile. A seguito della pulizia e potatura degli alberi il Cippo non si trovava più nella sua posizione ed a seguito di una nostra ricerca sul luogo veniva rinvenuto nella scarpata sottostante forse per la caduta di uno dei grossi alberi prima esistenti. Il nostro Club decideva di intervenire e soprattutto scoprire a chi fosse dedicato il Cippo che sapevamo in ricordo di un incidente delle Mille Miglia ma senza conoscere l’anno e la correlazione con il pilota o piloti coinvolti nell’episodio. La posizione del Cippo non permetteva una facile e certa lettura della scritta di dedica e venne deciso di chiedere ai Responsabili della Provincia di Siena, Ente proprietario della strada, un loro intervento con mezzi adatti per poter sollevare e poi trasportare a Buonconvento per un restauro il Cippo in travertino, cosa che avvenne in breve tempo. Tale intervento permise di iniziare le ricerche sull’incidente che era avvenuto nella Mille Miglia del 1930 e il pilota deceduto era il fiorentino Enrico Benini di anni 25 alla guida di una Alfa Romeo 1750 SS. Dagli articoli dell’epoca emergeva che la sciagura avveniva a seguito del contatto dell’auto con la spalletta del ponte e il Benini veniva sbalzato fuori dell’auto battendo violentemente la testa sopra ad un sasso.
La ricerca sul giovane pilota portava a scoprire che Enrico apparteneva alla famiglia Benini, fondatrice della Fonderia del Pignone, e che già si occupava insieme al padre della Direzione della Fonderia.
La sua storia sportiva di pilota non è molto affollata di partecipazioni a gare in quanto impegnato anche nello studio per la sua preparazione a divenire erede dell’industria di famiglia ma le poche partecipazioni avevano rilevato doti veramente elevate come pilota giungendo, al suo esordio, quinto assoluto nel Circuito del Mugello nel 1928 e partecipando nello stesso anno alla Coppa Ciano a Livorno. Nel 1929 conquistava un importante e prestigioso piazzamento al Circuito del Mugello giungendo terzo assoluto alle spalle di Brilli Peri e Morandi e davanti a piloti come Campari, Ferrari, Nuvolari e Varzi.
Nel 1930 partecipava alla sua seconda Mille Miglia e il tragico destino lo attendeva il 12 aprile alle guida dell’Alfa Romeo 1750 SS Spyder Zagato nell’incidente che il Cippo commemorativo ricorda.
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